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Quel rossore chiamato couperose. Alla base di questo disturbo vi è una fragilità capillare che, insieme alle aggressioni esterne, porta ad arrossamenti persistenti, in particolare del viso.

Le creme e gli accorgimenti da suggerire alle persone che lamentano questo problema. La nostra superficie cutanea, un tempo considerata come una sorta di barriera tra “mondo interno” ed esterno, si è rivelata un vero e proprio organo dotato di proprietà chimico-fisiche in grado di modulare le reazioni tra l’interno e l’esterno dell’organismo, risultando perciò molto sensibile alle condizioni dell’ambiente circostante. A partire dalla nascita, giorno dopo giorno, la pelle deve difendersi dall’aggressione dovuta a fattori climatici tra cui umidità, temperatura, inquinamento atmosferico e in particolare dal danno irreversibile ed evidente causato dalla costante azione dei raggi solari a cui è sottoposta. Le variazioni ambientali e quelle stagionali possono influenzare in modo particolare l’idratazione della pelle compromettendone così l’integrità e il benessere.

Il cambiamento di temperatura per esempio può determinare sia disidratazione sia secchezza estrema,ma anche l’insorgenza di episodi legati alla vasocostrizione e alla vasodilatazione con conseguente comparsa di fenomeni reattivi: la couperose è uno di questi. Si tratta di un disturbo cutaneo maggiormente presente nelle donne, ma diffuso anche tra gli uomini già a partire dalla giovane età.

Le cause
Tale inestetismo cutaneo è caratterizzato dall’improvvisa e diffusa insorgenza di calore sulla pelle del viso (parte questa maggiormente esposta all’ambiente esterno), e interessa prevalentemente il naso, le guance, talvolta il collo e meno frequentemente anche le orecchie. Alla base di questa particolare forma di dermatosi vi è una fragilità della rete capillare superficiale con conseguente eccessiva dilatazione. Fondamentalmente si può parlare di un problema legato all’elasticità dei capillari proprio perché nel caso di pelle con couperosenon c’è equilibrio tra vasodilatazione e vasocostrizione e i capillari, perdendo elasticità, rimangono dilatati. Di conseguenza la pelle assume un colore rosa-violaceo persistente nel tempo segno di una congestione cronica accompagnata da un’intensa e diffusa sensazione di calore. C’è da precisare che lo stato naturale di fragilità e reattività di una pelle è spesso ereditario, ma può manifestarsi anche in conseguenza a episodi di aggressione ripetuta da parte degli stili di vita: esposizioni selvagge ed eccessive ai raggi solari, vita costantemente all’aria aperta, brusche variazioni di temperatura,assunzione di cibi troppo piccanti, bevande eccessivamente calde o fredde, consumo abbondante di alcool, droghe e fumo di sigaretta, forti stress emotivi. Gli arrossamenti possono comparire già a partire dai 25 anni e aumentare sensibilmente con il passare del tempo; possono interessare diversi tipi di pelle ma sono più frequenti sulle pelli chiare, fini o a tendenza secca.

I primi sintomi e l’importanza della prevenzione
Inizialmente la couperose si presenta con brevi arrossamenti, noti sotto il termine di eritrosi, i quali vengono spesso scambiati come un segnale di eccessiva sensibilità emotiva dovuta alla timidezza; in un secondo momento diventano invece sempre più persistenti e al semplice colorito rosaceo si aggiungono i capillari ancor più evidenti, piccole venuzze superficiali il cui aspetto si accentua prevalentemente nei cambi di temperatura e dopo i pasti, condizioni queste in cui viene favorita la vasodilatazione. Qualunque sia il fattore scatenante nella couperose gioca un ruolo molto importante la prevenzione: chi già in gioventù ha una pelle che facilmente tende ad arrossare dovrebbe evitare di esporsi per troppo tempo e senza fattori di protezione ai raggi del sole, usare sia in estate sia in inverno creme idratanti con fattori protettivi, evitare lampade abbronzanti e condurre uno stile di vita il più possibile salutare abolendo pertanto il consumo di alcol, fumo di sigaretta, caffè, cibi piccanti e speziati. È consigliabile una dieta ricca di alimenti contenenti vitamine B e C, sostanze che proteggono i tessuti e che risultano molto utili per contrastarne l’insorgenza. Via libera pertanto al consumo di frutta e verdura, soprattutto se si tratta di uva, limoni, pompelmi, ciliegie, prugne, mirtilli neri, piselli, spinaci, fagiolini, carote, pomodori.
Inoltre chi ha una pelle tendente alla couperose dovrebbe prestare particolare attenzione alla sua cura già a partire dalla detersione quotidiana per proseguire poi con l’applicazione di creme antiage e prodotti per il make-up specifici. Una buona abitudine è quella di proteggere costantemente la pelle dagli sbalzi di temperatura troppo elevati ed evitare l’utilizzo di prodotti cosmetici irritanti o troppo aggressivi quali per esempio scrub o peeling con acido glicolico e affini.

I prodotti da consigliare
Esistono in commercio una serie di prodotti cosmetici formulati appositamente per ripristinare la tonicità propria dei capillari e attenuare così l’antiestetica colorazione violacea. Spesso si tratta di creme da giorno aventi una colorazione verde pallido, proprio per contrastare in modo complementare l’arrossamento, arricchite di fattori di protezione solare e sostanze per lo più decongestionanti ma assolutamente prive di profumi e conservanti. Nella maggior parte dei casi possono vantare la presenza di vit C e B3 per stimolare le difese naturali della pelle, ma anche estratti fitoterapici di rusco, meliloto, ippocastano, centella asiatica, arnica ed elicriso ad attività vasocostrittrice e tonica delle pareti venose in modo da garantire un maggior benessere circolatorio evitando così la perdita di elasticità di vene e capillari. Possono essere ancora aggiunti alle formulazioni collagene e acido jaluronico per apportare una idratazione ottimale durante l’arco della giornata e ripristinare il film idrolipidico superficiale, vit E come antiossidante contro i radicali liberi, a-bisabololo derivato dalla camomilla come lenitivo e rinfrescante.
I filtri solari devono essere ovviamente non fototossici, stabili alla luce e al calore e devono ridurre al minimo i rischi di ipersensibilizzazione. Una particolare attenzione nei casi di couperose va riservata alla pulizia del viso sia la mattina sia la sera prima dell’applicazione della crema specifica. Soprattutto la sera, per struccarsi sarebbe opportuno utilizzare dei prodotti poco schiumogeni come un latte detergente delicato per pelli sensibili o saponi detti “non saponi” proprio perché non producono molta schiuma. Sia nell’uno che nell’altro caso vanno massaggiati delicatamente con i polpastrelli su tutto il viso e vanno risciacquati con abbondante acqua tiepida (mai troppo fredda e mai troppo calda). Assolutamente da evitare l’uso di detergenti troppo aggressivi o di spugnette e salviette struccanti che causerebbero inevitabilmente irritazione. Estremamente utili ed efficaci e dall’effetto lenitivo pressoché immediato sono gli impacchi decongestionanti con acqua a base di camomilla e malva, nonché l’utilizzo di acque termali spray molto ricche di sali minerali e oligoelementi.

In caso di aggravamento
Non sempre però si riesce a risolvere del tutto la patologia, se così possiamo appellarla; spesso, soprattutto in soggetti predisposti o che in alcun modo si prendono cura della propria pelle, si può innescare un ulteriore inestetismo chiamato rosacea. L’estrema sensibilizzazione dell’epidermide può infatti rappresentare un terreno fertile per il proliferare di un batterio che infetta i follicoli. Il risultato che ne consegue è un acne tardiva che insorge tra i trenta e i cinquanta anni e si manifesta con brufoli diffusi, persistenti e dolorosi. La cura in tal caso prevede la somministrazione di antibiotici da assumere per via orale o di creme specifiche da applicare localmente.
Molto spesso la rosacea ha anche concause psicologiche: ansia e stress possono concorrere ad aggravarne il decorso e/o ritardarne la guarigione. In questi casi la cosa migliore sarebbe allora quella di eliminare tali fattori psicosomatici rivolgendosi a un esperto psicologo e adottando con una opportuna psicoterapia le più adatte tecniche di rilassamento psicofisico.

 

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